Periodico telematico di Storia e Scienze Umane

Numero 1
(13 gennaio 2003)

Editoriale


Con il primo numero di Storiadelmondo siamo giunti ad un importante traguardo per la diffusione della Storia in Rete: la nascita della prima rivista telematica di carattere storico scientifico ad ampio spettro d’interesse e a diffusione mondiale.
Caratteristica di Storiadelmondo sarà la pubblicazione di numeri prevalentemente monotematici, dedicati cioè di volta in volta a specifici argomenti di studio circoscritti in base ad elementi temporali, logistici, dottrinari, politici, filosofici, ecc.
Nel tempo vedranno la luce, perciò, sezioni specifiche della rivista che tratteranno di temi definiti e ne svilupperanno varie prospettive.
Inaugurando la pubblicazione di questa nuova rivista telematica, ci è sembrato di buon auspicio ripercorrere alcune tappe della spiritualità medievale.
L’attuale Unione Europea, infatti, trova le sue origini ed il suo fondamento in quell’idea universale cristiana tanto feconda nell’Età di Mezzo.
È stato proprio il Cristianesimo, grande novità religiosa ed ideologica dell’Europa medievale, ad intraprendere un’espansione – per riprendere le parole del noto storico Jacques Le Goff – sempre più conquistatrice sotto diversi punti di vista: economico, politico e culturale. Sin dalle origini l’esperienza spirituale cristiana è stata trait d’union tra le varie nazioni europee.
Il primo abbozzo dell’Europa si è fondato su una duplice base: la diversificazione tra i vari popoli e regni fondati su tradizioni diverse tra loro e la cristianità, elemento comune e fondante, che modellava ed uniformava la religione e la cultura dei diversi popoli europei. Così, parafrasando Le Goff, fin dalle sue origini l’Europa dimostra che l’unità può nascere dalla diversità delle nazioni.
In tal senso gli studi raccolti in questo primo numero esaminano alcuni aspetti delle esperienze religiose nell’Occidente medievale.
Il primo, a cura di Claudio Attardi, è un esame della tradizione benedettina, che, fondandosi sull’ideale del monachesimo e della contemplazione di Dio, lontano da un mondo in cui tutto è malvagio e pericoloso, unì l’Europa medievale, da un capo all’altro, nei ritmi di vita dell’ora et labora, oltre che nella passione religiosa dell’imitazione di Cristo.
Il secondo, a cura della scrivente, riprende dal punto in cui termina il primo: l’esperienza degli ordini mendicanti e del loro primo fondatore Francesco d’Assisi. Egli volle riformare dal “basso” la società mercantile del Duecento, proponendo una forma di vita religiosa ispirata alla sequela Christi. Con Francesco i movimenti religiosi popolari, uniti sotto la forma feconda del pauperismo e diffusi in tutta Europa, rientrano sotto il controllo della Chiesa romana.
Il terzo articolo, a cura di Angelo Gambella, mette in rilievo l’importanza delle manifestazioni di fede religiosa all’interno di una struttura politica organizzata, quale quella della media Valle del Volturno, sotto governo normanno. In netta evidenza è posta la figura del Santo, tanto importante per ogni centro sia urbano sia contadino. Il Santo è il nuovo modello cristiano, colui che con le sue opere mirabili, in vita e post mortem, è in grado di garantire la guarigione dalle malattie e la tranquillità sociale.
Nella stessa direzione punta il quarto articolo, a cura di Ileana Tozzi, che descrive la scelta di vita religiosa, dettata da motivi fisici, come la privazione della vista od altre menomazioni, economici e spesso anche politici, di alcune sante vissute a cavallo tra Medioevo e Rinascimento. Anche in questo caso, riprendendo le note agiografiche, viene evidenziato il ruolo della Santa quale modello di vita esemplare all’interno di una società europea medievale che si evolve verso l’Europa moderna.
Questi i motivi per mettere insieme alcuni degli innumerevoli aspetti delle esperienze religiose nell’Occidente medievale, intendendo per Occidente la forma embrionale dell’Europa moderna, l’Europa unita dalla Christianitas nel Medioevo, l’Europa Unita dal punto di vista politico, legislativo ed economico oggi.

Con questo editoriale colgo l’occasione per invitare i Lettori a partecipare ad IS - Internet e Storia, il 1° Forum telematico che si svolgerà a partire dal 15 gennaio fino al 15 marzo 2003 su tutte le tematiche inerenti all’applicazione della multimedialità alle scienze storiche ed umanistiche.
Inoltre i Lettori possono accedere ai siti del network StoriaOnline fra i quali spiccano per importanza Medioevo Italiano e StoriaOnline.org, nonché le varie importanti liste internazionali di discussione ad essi collegati.

Il Direttore
direttore@storiadelmondo.com

< http://www.storiadelmondo.com/1/editoriale.htm > in Storiadelmondo, n. 1, 13 gennaio 2003.

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